In occasione del Nevegàl Bike fest che si terrà questo weekend (7 e 8 agosto, con con gara domenica e prova percorso, bike test e rider party sabato) sono andato su al colle con Marco De Col per realizzare questa preview fotografica del tracciato. 
Come potrete leggere nelle didascalie delle seguenti foto, vi stupirete di quanto un manipolo di persone siano riuscite a fare per garantire un futuro alla mountain bike in questa location storica per il downhill (ricordo per chi non lo sapesse che il Nevegàl è stato tappa di coppa del mondo DH agli albori della disciplina), scontrandosi contro una miriade di ostacoli, tra i quali soprattutto la tempesta Vaia dello scorso ottobre, che è stata il peggio che potesse capitare in una situazione estremamente delicata come quella del colle. 
Le macerie ci sono ancora, ma tutto si può scalfire tranne la passione in uno sport puro come il nostro. La speranza è che questo evento serva a tener ardente il fuoco di questa passione ed evitare, una volta ancora, che il Nevegàl ritorni nell'oblio che per la sua storia non si merita!
La prima domanda che viene spotanea, è capire il cosa ha spinto ad organizzare di nuovo un evento in Nevegàl dopo tutto quello che è successo nell'ultimo anno... 
"Dopo la tempesta Vaia non è restato più un metro percorribile dei sentieri del bike park. In una notte, il lavoro di anni è andato in fumo, seppellito sotto le piante abbattute dal vento. Vedendo i lunghi tempi necessari e l'incertezza del ripristino dei sentieri, una gara mi è sembrata un ottimo modo per cercare di tenere vivo il mondo della mtb in Nevegàl. Organizzarla è stato un gioco d'azzardo, tutto si è fatto molto più complicato rispetto a una situazione normale, mancando la base per poterla organizzare: i sentieri. Sapevamo che sarebbe stato un lavoraccio, ma era l'unico modo per poter avere qualche sentiero su cui girare quest'anno, e dopo aver presentato l'evento e le tracce al comune, e ottenuti i permessi necessari, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo cominciato a creare ed a ripristinare i vecchi sentieri distrutti dalla tempesta."
La partenza della PS1, Costa Legnèr. 
"Il sentiero è stato aperto due anni fa in occasione della tappa del Nevegàl del 4 Cime Enduro Trophy. A seguito della tempesta Vaia è servito moltissimo lavoro per riaprirlo, ma con l'occasione è stato reso più guidato e molto più lungo rispetto la traccia originale di due anni fa."
"La parte iniziale sul prato è rimasta la stessa, veloce e molto battuta, con diverse gobbe e conche da poter sfruttare per pompare la bici e aumentare la velocità come in un pump track. Una piccola parte nuova di prato si è aggiunta rispetto agli anni scorsi, appena prima di entrare nel bosco vero e proprio."
"La parte nel bosco è cambiata quasi completamente rispetto l'originale. Ha richiesto moltissime ore di lavoro e sono state tagliate molte piante cadute, è più lenta e guidata degli scorsi anni ma parecchio più lunga."
"Il fondo è quel classico mix di aghi di pino e terra, con qualche radice. Si sono formate molte spondine naturali a forza di passare visto il terreno particolarmente soffice, mentre in diversi punti si è scavato a mano per limitare le contropendenze e rendere più facile il sentiero.
Dopo circa 500 metri di dislivello dalla partenza si arriva vicino a Casera Legnèr. Nell'ultimo tratto abbiamo liberato un vecchissimo sentiero abbandonato, invaso ormai dalle piante, che ha permesso di allungare ancora di più il sentiero rispetto agli anni prima, facendolo finire praticamente sulla strada sterrata che riporta verso la Grava."
La partenza della PS2 vista dalla prima speciale.
"PS2 Toront. Sentiero creato da zero apposta per il Nevegàl bike fest, in circa 230 metri di dislivello questo sentiero parte davanti al rifugio Bristot e arriva fino a malga Col Toront. Il sentiero scende tutto a sinistra dello skilift del Toront, guardando a valle, e si sviluppa interamente in spazi aperti con vista sulla Valbelluna."
"Nella prima parte si è usato qualche pezzo di sentiero vecchio, usato un tempo dagli addetti agli impianti per spostarsi con i mezzi, mentre nella seconda parte è stato recuperato un sentiero molto vecchio, inutilizzato da chissà quanti anni, che probabilmente serviva per i pascoli del Col Toront."
"Dopo essere passati vicino a qualche raro albero e cespuglio, il sentiero scende puntando dritto alla malga Toront, con dei tratti piuttosto ondulati e qualche curva, e termina appena sopra la stalla della malga."
PS3 Col Canil.
"La PS3 parte davanti alla malga Toront, e percorre in gran parte sentieri già esistenti dove sono state aggiunte delle parti nuove per la gara. Subito dopo la partenza si ha un pezzo nuovo di circa 400 metri. Dopo due curve su prato si entra in un bosco di betulle, che ricorda molto i boschi del Colorado. Piuttosto lento e tecnico, metterà subito alla prova i riders a inizio speciale."
"Dopo qualche tratto nuovo su boschi dal fondo molto morbido, si attraversa un piccolo prato prima di immettersi su un sentiero già esistente che si snoda tra le felci in un bosco di larici dove sono cadute molte piante e, dopo aver incrociato una strada forestale continua in un pezzo molto veloce, uno dei più spettacolari della gara, che ci immette in un altro pezzo nuovo prima di attraversare la strada sterrata che si fa al rientro dalla PS1 Costa Legnèr."
"Attraversata la strada si continua, ed il sentiero cambia ancora. Da un canalone a U molto veloce e divertente diventa più stretto, con un paio di tornantini, e ci conduce in fondo ad una valle dove il terreno diventa più sassoso seppur non molto sconnesso. Con tratti molto veloci ci porta poi verso la fine della speciale, dopo circa 450 metri di dislivello, sulla pista da sci ormai dismessa chiamata Col Canil."
PS4 Piazzale.
"La PS4 è una speciale corta, per dare la possibilità alla gara di terminare in piazzale. Dato che tutti i boschi che ospitavano i sentieri del park sono disastrati, questa era l'unica opzione per fare l'arrivo classico.
Partendo poco sopra il camposcuola si fanno circa 200 metri molto veloci su prato, con una curva un po' insidiosa, e ci si immette nel boschetto dove c'è il drop finale del bike park."
"Il sentierino del boschetto è molto guidato, con un rock garden abbastanza insidioso che ci fa uscire poco sopra il salto finale della pista da DH. Qui si hanno due opzioni: o il salto o la linea più lunga che lo evita, per poi prendere l'ultimo slancio finale e arrivare alla fine della speciale, appena sopra la partenza degli impianti."  (oppure direttamente da Bepi per la birra!!)
Allora Marco, in chiusura, vuoi aggiungere qualcos'altro riguardo il lavoro dell'organizzazione del fest?
"Nell'organizzazione la mano più grossa me l'hanno data sicuramente Alessandro Zoppelli, mio socio di Dolomiti Bike Company, che ha più esperienza di me nella parte burocratica che sta dietro ad una gara. Vorrei poi ringraziare i volontari del nostro gruppo, in particolare Michele ed Ivan che mi hanno dato una mano nelle fasi di ripristino dei sentieri. Vorrei ringraziare anche Bepi del Bar Slalom che si dimostra sempre molto disponibile quando si tratta di organizzare qualcosa per le bici."
Qual è stata la cosa più difficile a livello organizzativo?
"A livello organizzativo la cosa più difficile è stata combinare il tempo per ripristinare i sentieri con i vari impegni. Anche trovare i cronometristi è stato piuttosto lungo e difficile, dato che quasi tutti erano già impegnati quel fine settimana. Alla fine per il cronometraggio abbiamo chiamato SportIdent, che si occupa anche dei cronometraggi dell'Enduro World Series e di diverse gare del Triveneto. Sicuramente non il servizio più economico ma affidabilità top. In gara ci saranno tempi massimi di partenza, molto ampi, ma i riders potranno partire quando vogliono, anche prima del tempo limite, come era qualche anno fa nell'European Enduro Series."
Mentre per quanto riguarda la filosofia della gara...
"La gara ha come primo obiettivo quello di essere promozionale e di dimostrare che la mtb merita un futuro in Nevegàl, che c'è interesse. Il lato agonistico passa un po' in secondo piano. Con questo tipo di gare si vuole avvicinare la gente all'enduro mantenendo come primo scopo il divertimento e la scoperta di sentieri nuovi, prima della prestazione sportiva."

Appuntamento dunque al 7 e 8 settembre!


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