Le Marche sono uno di quei posti dove credo sia praticamente impossibile non sentirsi profondamente appagati da tutto ciò che ti circonda: il mare per riposare, le colline per viaggiare, la montagna per esplorare...uno spettacolo tale, una cosa talmente grande che al suo cospetto quasi si prova imbarazzo per quanto entusiasmante sia!
500 km di strada per raggiungere il nostro punto base (zone di Ripatransone), a 10 km di distanza da ogni paese più vicino, in mezzo all'infinito ondeggiare delle colline coltivate a vino e olivi. Quattro giorni di mtb, esplorazione e molto divertimento tra borghi mai intaccati dal tempo, sentieri modellati alla grande e paesaggi disegnati col pennello!
Il titolo di questo reportage, ok per quanto demenziale possa essere, descrive alla grande lo spirito col quale è stata affrontata questa trasferta. Nessuna velleità agonistica, niente obblighi, niente orari. Solo sentieri, mountain bike, cervello spento. Vita!
(Si ringrazia Andrea e suo papà per l'ospitalità durante questi quattro giorni)
I miei compagni di avventura di questa volta Andrea e Simone. Il primo si è trasferito nelle Marche 3 anni fa e ci ha ospitato e portato a scorazzare per i sentieri della zona. Il secondo ormai appare in talmente tante foto che ho fatto da inflazionare questo sito.......
Il primo giorno è stato puramente di esplorazione. Andrea aveva i suoi campi sui quali lavorare, mentre noi non avendo gps o tracce segnate siamo andati a caso, pedalando per muovere un po' le gambe e per goderci questa parte di Marche tutta nuova per noi. La giornata era spettacolare! Dopo giorni e giorni di piogge e previsioni semi-catastrofiche, il venerdì si è rivelato con poche nubi e temperatura ormai estiva. Top!
Cossignano. Uno dei classici, spettacolari borghetti in cima alla collina come se ne vedono spesso nel centro Italia. In fondo, coperto dalle nubi, si trova il Gran Sasso, una delle possibili mete di questo trip se non fosse che c'era ancora neve in cima!
Come detto, quindi, non conoscendo alcun sentiero abbiamo ripiegato sulle immancabili scalinate che questi paesini sempre hanno, almeno per far lavorare un po' forca e ammo. Diciamo che tra il silenzio generale il rumore delle parti meccaniche risaltava non poco!
Dopo aver girovagato per Cossignano (e fatto colazione - dopo 10 km di trasferimento la crisetta di fame era già in agguato...) ci siamo spostati verso Ripatransone dove ci aspettavano due posti in trattoria. Lungo strada abbiamo approfittato di ogni sponda o simil-drop per cercare di spezzare la monotonia dell'asfalto.
Ripatransone. Bellissimo paesino medievale, tutto un dedalo di strade e stradine che si diramano e si ricongiungono quasi per magia! Di sicuro merita una visita se passate per queste zone.
Io vengo dal Veneto e quindi certe cose le noto: una particolarità nel centro Italia che ho sperimentato dappertutto, da Urbino a Perugia fino a qui, è che con l'aperitivo portano veramente tante cose da mangiare insieme, e il tutto senza sovrapprezzo. Per la cronaca, lo spritz in foto (aperitivo sacro nella mia zona!!) era ottimo, e solo in pochissimi bar della mia città ci avrebbero portato tutta quella roba da mangiare! Proseccari imparate!!
Un po' di scalinate per smaltire l'alcol in corpo.
Una particolarità di questo borgo è la presenza del "vicolo più stretto d'Italia", che non è (come pensavamo appena visto) quello della foto a sinistra, che è comunque bello stretto, ma quello a destra. Come vicolo è corto, saranno 5 metri, però passarci attraverso è abbastanza claustrofobico!
Altra cosa che noto arrivando dal nord: i prezzi delle trattorie nettamente inferiori e con porzioni paurosamente abbondanti, basta vedere questa pentolaccia di gnocchetti ai frutti di mare che poteva tranquillamente essere per due persone!!
Con fatica dopo l'abnorme abbuffata siamo rientrati a casa, dove nel frattempo era tornato anche Andrea. Per lui giornata a lavoro, mentre avrebbe girato in bici i due giorni seguenti.
Decisamente non la cena degli atleti - d'altronde la filosofia di questi giorni non era quella dell'atleta provetto, e le birre non si contavano più....
Alla mattina la sveglia è suonata presto. Ci aspettava il trasferimento in zona Ascoli ed un'intera giornata a raidare sui sentieri dell'Ascoli bike park. Finalmente il momento che aspettavamo da tempo!
Va ben divertirsi, ma prima le faccende di casa.....
Tre quarti d'ora buoni di strada da coprire per raggiungere i colli di Ascoli.
La spettacolare vista della frazione di Castel Trosino, dove abbiamo mollato le macchine per cominciare la salita verso il Colle San Marco, da dove si diramavano tutti i sentieri di questo bike park naturale.
Ultimi check-up alla bici prima dei 1000 metri di dislivello per raggiungere un'altitudine buona dalla quale buttarsi. Mentre Simone faceva fatica ad ingranare la marcia...
Salita del sentiero frangifuoco. Questo è tracciato per esser percorso sia in salita che in discesa. L'ambientazione era semplicemente incredibile, con tutto questo verde e questa splendida foresta! La temperatura era alta ma fortunatamente la salita non era molto ripida e tutto sommato pedalabile a parte qualche tratto roccioso un po' più ostico.
Non siamo arrivati fino alla vetta - le condizioni fisiche non ce lo permettevano!! - per cui raggiunti i 1000 metri di altitudine abbiamo recuperato un po' di energie per affrontare la discesa a manetta.
E discesa sia! Abbiamo ripercorso la frangifuoco al contrario, per poi deviare sul sentiero della necropoli. Prende questo nome dalla presenza di una necropoli longobarda verso la fine del sentiero. Su questa montagna si diramano dieci sentieri tutti tracciati e di diversa difficoltà. Sarebbe stato fantastico provarne ognuno ma il tempo non ce lo permetteva per cui siamo andati a sensazioni.
La frangifuoco è una discesa molto semplice, fatta in gran parte da mulattiere larghe, intervallata a tratti da divertentissimi sentieri super flow e parti più rocciose dove divertirsi a doppiare. Non è pendente e c'è qualche tratto da pedalare a tutta per non perdere slancio.
Terminata la picchiatona della frangifuoco e della necropoli siamo risaliti verso il Colle e stavolta ridiscesi per il sentiero chiamato Passo del Lupo. Totalmente diverso dai precedenti, qua non si fa velocità perchè è un susseguirsi di stretti tornantini quasi da prendere in nose press. Incredibilmente divertente! Il fondo era anche reso umido dalla pioggia probabilmente della notte precedente, il che rendeva tutto ancora più sfidante ed entusiasmante. Forse il mio sentiero preferito tra i quattro provati!
Finiti i passaggi tecnici del Passo dei Lupi improvvisamente ci si trova a riguadagnare velocità in questo incredibile tratto di sentiero - Sentiero 8 credo - super flow e immerso in una vegetazione e ambiente stratosferico! Un tratto da fare e rifare decine di volte, solo per godersi la velocità e i brividi di scendere in un posto del genere.
Semplicemente onirico.
Finite le discese con ancora una montagna di adrenalina in corpo è ora di riprendere energie facendo un break finale nella piazzetta di Castel Trosino.
Con anche la giornata di sabato ormai conclusa, manca solo la girata della mattina seguente per chiudere questo enduro trip nelle Marche. Ci spostiamo stavolta verso Cupra Marittima dove a portarci in giro è il gruppo (numeroso...molto numeroso!!) del team locale Fuori di Sella.
Gli sterratoni tipici di queste zone collinari sono stati il principale terreno per gli spostamenti da un trail all'altro.
A differenza di come siamo abituati nelle nostre zone delle prealpi trevigiane, dove i sentieri sono spesso sassosi, rocciosi, insomma rognosi, qui invece era tutto molto flow. E anche molto selvaggio!
Molti punti erano resi più fastidiosi dall'enorme presenza di erbe e piante che invadevano tutto. Nature power!
Un punto particolarmente suggestivo era rappresentato dal passaggio in questo canyon. Nulla di particolarmente difficile o tecnico, ma tutto estremamente affascinante!
E per chiudere il trip in bellezza c'è chi ha deciso di far fuori la catena.
Ricapitolando, sono stati quattro giorni molto intensi. Esperienze così fanno bene allo spirito! Mentre per chi avesse qualche dubbio su dove passare le vacanze estive, il mio consiglio è di prendere fortemente in considerazione in queste zone! Sono ottime tanto quanto per l'enduro (zona Ascolti - Gran Sasso, dato che in estate apriranno anche gli impianti per le risalite) che per la mtb normale, girando da uno sterratone all'altro. Per le indicazioni sui sentieri dell'Ascoli Bike Park basta cercare il sito dove son riportate le tracce e anche degli itinerari consigliati. Alla prossima!